EMSAISI: il primo album “Troppe cose” è un’immersione alchemica

“Troppe cose” è un’immersione alchemica tra le voci melodiche delle EMSAISI, accompagnate con maestria da Golden Years ed Edoardo Baroni. Il loro primo album, “Troppe cose”, uscito il 19 dicembre per Spaghetti Unplugged e distribuito da Ada Music Italy, è un viaggio alla ricerca di identità, un’esplosione creativa che si nutre di potenza distruttiva e innovatrice.

Quest’opera, composta da otto tracce impavide, si dispiega senza riserve, lasciando frammenti delle artiste ovunque. Il risultato è un intreccio di soul, r&b, e urban che si fonde con sfumature indie e cantautorali, rivolgendosi a un pubblico universale, come solo il pop sa fare.

“Troppe cose” si presenta come un’esperienza intima e incisiva, capace di colpire nel silenzio e di proteggere nell’incessante movimento della vita. È la sincerità di gesti mossi con determinazione, la risata liberatoria nelle notti di dominio dell’alba, una mano che stringe e un rifugio sicuro per l’anima.

Un album che ti ascolta e parla per davvero, finalmente con voci e pensieri tutti femminili e con una sonorità a tratti internazionale.

“Troppe Cose” è stato realizzato con il supporto di NUOVOIMAIE.

Le EMSAISI hanno già calcato importanti palcoscenici, aprendo i concerti di Ditonellapiaga a Milano e di Margherita Vicario a Villa Ada durante lo “Spaghettiland Festival” nel luglio 2021: auguriamo loro di continuare a regalarci perle con l’autenticità e la sonorità che le contraddistingue.

Foto & cover di Niccolò Barca

“TROPPE COSE” TRACCIA PER TRACCIA

Di seguito percorriamo traccia per traccia il primo album delle EMSAISI.

Pratico: affronta il contrasto tra ciò che sarebbe meglio per noi e la difficoltà di abbandonare ciò che ci fa male, anche se non sembra.

GUERRA: esplora i ricordi confusi e la frustrazione di una relazione che non funziona, portando a dubitare di tutto e a sentirsi in guerra con se stessi.

TROPPE COSE: il ritornello agisce come un mantra, riflettendo il tentativo spesso vano di trovare un punto di riferimento nella confusione di un mondo che cerca ossessivamente di definirci, lasciandoci disorientati e persi.

CUORE DI GHIACCIO: affronta la difficoltà di comunicare con gli altri, rivelando ciò che si nasconde dietro un cuore apertamente freddo attraverso la tenerezza di suoni quasi disneyani.

NON È COME PENSI: racconta la storia di una lite in una festa, dove la frustrazione emerge quando ci si sente incompresi mentre gli altri si godono l’evento.

PARENTESI: esplora un flusso di pensieri che rivelano la consapevolezza di sentirsi peggio di quanto si ammetta, con la speranza che qualcuno sia lì per far compagnia in quell’abisso di solitudine.

BUONANOTTE PER ORA: come una ninna nanna per gli occhi aperti, augura a due persone di rimanere sé stesse e godersi la notte fino a quando dura.

CSD (OUTRO): registrazione impulsiva di pochi minuti di audio vocale, dedicata a un’amica che non si vuole lasciare andare, mescolata con la frustrazione di non riuscire a comunicare questo sentimento.

BIOGRAFIA DELLE EMSAISI

Nato nel 2018 tra i banchi di scuola, il progetto EMSAISI si è rapidamente consolidato intorno alla sua identità fatta di testi e melodie originali scritti e cantati a tre voci da Costanza, Margherita e Claudia.
Durante la pausa per la pandemia lavorano al loro primo singolo, “ROMA”, disponibile su tutte le piattaforme digitali da giugno 2021.
Nel luglio dello stesso anno suonano a Milano in apertura a Ditonellapiaga e a Villa Ada a Roma in apertura a Margherita Vicario nella lineup dello “Spaghettiland Festival 2021”. A Dicembre 2023 esce il loro primo disco, realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE.

La musica delle EMSAISI è un pop luminoso e senza tempo. Il tutto suonato, cantato e scritto da tre ragazze che raccontano con profondità e leggerezza come ci si sente ad avere vent’anni. Il loro primo disco “Troppe Cose” è un lavoro creativo alla ricerca di un’identità che riesca a riprodurre l’incontro di gusti e riferimenti musicali personali. Il risultato è un soul, r&b che si sposa con sonorità indie e cantautorali, con un’attenzione a rendere tutto questo universale come solo il pop si preoccupa di fare.

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